Medicina Generale 2° Serie, Tutto sulla seconda serie, in lavorazione...

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 3/7/2008, 00:02
Avatar


Oltre la ragione, solamente io conosco cosa c'è...quell' AMORE CHE HO PER TE!

Group:
Member
Posts:
11,527

Status:


Io ho letto e mi è preso un colpo... non ci posso credere, mi sto sentendo malee!

http://www.international.rai.it/tv/program...eda.php?id=1002


Medicina Generale 2
fiction


Di nuovo in corsia, tra amicizie, amori e storie di vita quotidiana

La fiction racconta la vita di un gruppo di medici e di infermieri del Reparto di un grande ospedale di Roma, tra speranza e dolore, malattia e guarigione, sofferenza e amore.
Al termine della prima serie, Anna (Nicole Grimaudo) e Giacomo (Andrea Di Stefano), entrambi innamorati e con molti problemi personali da risolvere, avevano deciso di congelare il loro amore. Anche nella nuove puntate, sembra che i due non riescano a trovare una strada in comune da percorrere uno accanto all'altra.
Anna continua ad avere difficoltà economiche a causa del comportamento irresponsabile del suo ex marito e vive con poca serenità anche il rapporto con suo figlio Pietro.
Giacomo, invece, è ancora tormentato dal rapporto con suo padre, il quale, dopo averlo abbandonato per anni, è ricomparso all'improvviso molto malato e bisognoso delle cure del figlio.
La vita del reparto intanto continua tra nuovi arrivi, il dottor Sassi, e promozioni misteriose, che destano i sospetti del primario Bergamini (Roberto Citran).


Io sonot troppo contentaa! è una notizia meravigliosa! vorrei solo che Anna e Giacomo potessero vivere finalmente la loro storia serenamente, ma a quanto pare è porprio un difetto degli sceneggiatori essere spietati e crudeli!


Questo è da rai fiction

http://www.raifiction.rai.it/raifiction200...0,,3643,00.html

Una nuova stagione si apre al Sant'Angelo, un ospedale in cui le piccole e grandi questioni poste dai casi clinici si intrecciano con i sentimenti ed i percorsi umani dei medici. Storie in cui i protagonisti sono anche i pazienti che con i loro problemi portano con sé dilemmi etici e clinici ed emergenze mediche che mettono a nudo tutti i pregi e i difetti della sanità pubblica, mostrandone anche il lato più umano.

Inizia da Anna e Giacomo la seconda serie di Medicina Generale. Finalmente insieme, i due costruiscono giorno per giorno la loro felicità, sostenendosi a vicenda nelle scelte professionali e formando una famiglia unita e serena. Anche se la loro unione sarà messa a dura prova da alcuni ostacoli, i nostri protagonisti mostreranno la forza del sentimento che li lega raccontandoci così il lato più forte e coraggioso dell'amore.

Tredici serate, in cui la loro storia si alterna fra primo piano e sfondo, per lasciar posto a quelle di Angelo adesso caposala al Pronto Soccorso, di Bergamini messo sotto tiro dalle minacce della Direzione Sanitaria, di Marco in procinto di sposarsi, di Olga che, tramite una promozione, si metterà in gioco, e di Gabriella a cui la vita gioca uno scherzo davvero pesante, ma che la farà rinascere.

Accanto a loro nuovi personaggi che entreranno via via a far parte del coro come Letizia, nuova dottoressa del reparto, bella e apparentemente imperturbabile e indipendente, che mostrerà nel corso delle puntate la sua fragilità e la sua paura di amare; Elia, medico d'urgenza, che dietro l'atteggiamento del conquistatore spudorato nasconde un dolore segreto e profondo; e Matteo, giovane specializzando con un sogno distrutto alle spalle, quello di diventare un corridore, a cui è rimasta però la spinta a salvare vite umane.

Accanto alla vita del reparto saremo spettatori di nuove storie ambientate nel Pronto Soccorso, dove l'urgenza dei casi rivela il lato più dinamico e rischioso della professione medica, offrendo uno sguardo curioso e divertito sui personaggi vari e a volte improbabili che invadono la sala d'attesa.
 
Top
annaegiacomo
view post Posted on 3/7/2008, 12:26




E' una notizia bellissima,speriamo solo che la Rai la trasmetta e non ci faccia penare come con la prima serie,io ho gia' iniziato il conto all'rovescia.

Grazie.Ciao.

Edited by annaegiacomo - 4/7/2008, 12:42
 
Top
Rossanaandrea
view post Posted on 3/7/2008, 17:52




Si avevo letto della seconda serie... ;)

Comunque, Pikkolaiena guarda che il primo articolo - tratto da International Rai - non fa altro che un piccolo riassunto della serie scorsa... <_< poi, infatti, il secondo - tratto da Rai fiction -, conferma che Anna e Giacomo finalmente sono felici insieme!! ;)
Che bello! ;) :D :)
Grazie! :D

Ecco alcuni articoli... ;)


Sinceramente non ho ben capito quello che scrive il primo di questi (o meglio l'ho velocemente letto...), ma la cosa importante è che la fiction è molto amata dalla Rai e ci tengono molto...sono felicissima e non vedo l'ora di vedere la prossima serie! :) ;)

"Sul sito del settimanale i colloqui del direttore di Rai Fiction

Le telefonate di Urbani, Minoli, Leone: "Bisogna fare un favore a Rutelli"
Espresso, le nuove intercettazioni
Saccà: "Il mio piano strategico"
Alfano: "Il cdm non se ne è occupato, ma questo servizio conferma che abbiamo ragione"

Espresso, le nuove intercettazioni Saccà: "Il mio piano strategico"

Agostino Saccà
ROMA - Chiamano in tanti. Per chiedere favori, spingere attrici, raccomandare qualcuno per un posto in una fiction. Le nuove intercettazioni pubblicate oggi dall'Espresso continuano a svelare uno scenario che vede coinvolti da una parte l'ex direttore di Rai Fiction Agostino Saccà, dall'altra politici di ogni schieramento, sindaci, attori, manager. Chiamano in tanti e domandano qualcosa: da Berlusconi a Confalonieri ai vertici dei Ds, da Letizia Moratti a Luca Barbareschi. Colloqui registrati tra giugno e ottobre 2007 e messi agli atti dell'inchiesta della Procura di Napoli.

E così nelle nuove intercettazioni pubblicate dall'Espresso si ascolta l'ex ministro della Cultura Giuliano Urbani perorare la causa della produttrice di fiction Ida Di Benedetto, sua compagna. Il 18 giugno del 2007 Urbani chiede a Saccà di dare via libera ai pagamenti di Angelica, una miniserie della casa si produzione della sua compagna. Saccà si attiva e chiama la sua segretaria.

Poi è la volta di Giovanni Minoli, direttore di Rai Educational. I due parlano del cosidetto "piano strategico", in pratica la sostituzione dell'attuale direttore generale della Rai Cappon con lo stesso Minoli. Le telefonate vanno avanti. Tocca al sindaco di Milano Letizia Moratti. Oggetto della discussione è il provino di Eliana Miglio, compagna del suo braccio destro Paolo Glisenti. Saccà rassicura il primo cittadino milanese e le chiede consigli sul suo progetto di creare una società di fiction al di fuori della Rai, del quale ha già parlato con Passera e Montezemolo.

Il vicedirettore generale Rai Giancarlo Leone chiama Agostino Saccà. Devono parlare con Del Noce per discutere della serie Medicina generale. Saccà si arrabbia: "E' una serie che non va messa in discussione, se succede me ne vado. Questa è una provocazione". Poi i due parlano di Maria Scicolone e del produttore Saraceni che, mandati da Francesco Rutelli, hanno proposto un progetto di fiction sulla famiglia Scicolone. "Serve una risposta per dare un segno di attenzione a Rutelli" dice Leone. In un altro colloquio torna in ballo Urbani. Saccà lo chiama per parlare del suo colloquio con Berlusconi. Oggetto, la candidatura di Giovanni Minoli alla direzione generale.

La nuova ondata di intercettazioni pubblicate ha suscitato naturalmente reazioni indignate nella maggioranza di governo. "In consiglio dei ministri - ha chiarito il Gurdasigilli Angelino Alfano - non si è svolto un dibattito ufficiale sul tema, ma certamente ciascuno di noi ha tratto spunto per avvalorare il convincimento del Consiglio di qualche settimana fa che ci ha portato a varare il ddl che tutela la privacy e la libertà dei cittadini". Il ministro della Giustizia ha negato però che il servizio del settimanale possa essere letto come una risposta della magistratura alle ultime mosse del governo. "Noi - ha commentato Alfano - non siamo in guerra con i magistrati, noi non siamo in guerra con nessuno". "L'Espresso - ha aggiunto - non rappresenta i
magistrati. La nostra idea di stato è che la magistratura deve svolgere il suo lavoro e l'esecutivo deve poter fare le leggi".

(27 giugno 2008)"


DA: http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/p...coni-nuove.html

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Questo successivo, mette davvero tanta tristezza e rabbia, ma per dovere di cronaca è giusto che si sappia... :( :angry: :(
Davvero mi chiedo se fosse proprio il caso di girare in questi luoghi...mah!


"Attualità - Ospedale per fiction

di Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli

Viaggio nel Forlanini di Roma. Tra malati, reparti fatiscenti, cumuli di rifiuti. E una troupe Rai che vi ambienta uno sceneggiato

L'ambulanza è appena arrivata davanti al pronto soccorso e il malato viene subito assistito da medici e infermieri. Camici freschi di bucato, pavimenti che risplendono e sorrisi smaglianti, il massimo che un paziente potrebbe aspettarsi. Siamo al Forlanini, storico ospedale romano costruito negli anni Trenta. Peccato però che qui un pronto soccorso non esista, e che la scena appena descritta sia pura fiction. Televisiva.

Mentre fra i suoi reparti si gira lo sceneggiato Rai 'Medicina generale', la realtà è specularmente opposta. Con i suoi 150 mila metri quadri coperti da edifici fatiscenti e da intere palazzine in stato di abbandono, e i suoi 12 ettari di parco punteggiati di spazzatura, il Forlanini è un ospedale in coma, destinato alla chiusura. Ci sono corridoi trasformati in antri dal disfacimento degli intonaci o dai cantieri abbandonati. Interi padiglioni fantasma, con cataste di letti e sedie rotte, che bisogna attraversare per arrivare a reparti ancora attivi. Stormi di zanzare che si riproducono tutto l'anno nei locali senza igiene, mucchi di sacchi dei rifiuti che attendono davanti alle stanze dei ricoveri. Eppure ancora sopravvive, grazie soltanto all'impegno di tanti medici e infermieri che portano avanti 13 mila ricoveri l'anno, e nonostante un bilancio che segna rosso fisso.

Appena superato l'ingresso, lucido, marmoreo e solenne, basta poco per scoprirne il degrado. Sull'ampio terrazzo a ferro di cavallo che dà sul cortile interno, erba e muschio crescono indisturbati a macchie lì dove mancano le mattonelle. E a quel che resta della balaustra è meglio non appoggiarsi, puntellata com'è con assi e griglie arrugginite. Non va meglio all'interno, dove lunghi e bui corridoi si snodano desolati tra fili elettrici volanti e infissi marciti. Crollano i balconi, cadono a pezzi le facciate, per non parlare delle ali ormai chiuse perché lasciate al proprio destino.


"È da trent'anni che qui non si fanno investimenti. Si è lasciato morire l'ospedale per inedia", spiega Fulvio Forino, il direttore sanitario. Gli fa eco Luigi Macchitella, dal 2005 direttore generale del polo ospedaliero San Camillo-Forlanini: "Incuria, tanta incuria. Ci si è limitati a qualche piccolo rattoppo e nulla più. Poi in certi casi è venuta a mancare anche la manutenzione ordinaria, e alcune aree sono state abbandonate". Inclusi ben due teatri, originariamente destinati a intrattenere i pazienti durante le loro lunghe degenze, ora inagibili.

Un vero peccato, perché fra muri cadenti e palazzine sgarrupate ci trovi fior di medici. Il Forlanini infatti, nato per contrastare la tubercolosi in Italia, è ancora uno dei punti di riferimento per la cura delle malattie polmonari. Con reparti che sono punte d'eccellenza: come oncopneumologia (dove si trattano i tumori ai polmoni), chirurgia toracica e pneumologia infettivologica. Un patrimonio d'esperienza che non viene certo messo nelle migliori condizioni possibili per lavorare. Attraversando il cortile interno, ad esempio, incappi in rifiuti ospedalieri e più 'normali' sacchi della spazzatura gettati sul prato, sui balconi trovi cumuli d'immondizia dimenticata, e bombole accatastate un po' ovunque.

Per non parlare della mensa, dove se vuoi andare in bagno a lavarti le mani prima di mangiare, poi ti passa la fame per la sporcizia stratificata. Insomma, il livello d'igiene è lontano dall'Europa. Per la disperazione degli stessi medici. Come denuncia Massimo Martelli, chirurgo a capo del Dipartimento malattie polmonari: "Non è possibile che una struttura sanitaria pubblica così importante sia stata abbandonata a se stessa per tanti anni. Se fossi un magistrato della Corte dei conti indagherei sulle responsabilità, di ogni colore politico, di chi l'ha gestito". E chi l'ha gestito lo ha trasformato in un ospedale fantasma, molto costoso e ancora di più lercio.

Il Forlanini costa alla Regione Lazio una cascata di milioni, aggravando un deficit sanitario già consistente. Solo negli ultimi tre anni Marrazzo ha dovuto sborsare per la struttura e per il confinante San Camillo quasi 500 milioni, frutto di un circolo vizioso che vede diminuire i posti letto e aumentare i costi. E questo perché le dimensioni del complesso sono enormi in proporzione ai pazienti che ospita: in 28 mila metri quadri di edifici ci sono appena 400 posti letto. E il rapporto fra le due cifre porta a risultati comici: è come se a ciascun degente spettassero 70 metri quadri, meglio di un appartamento. Più che un lusso, un paradosso. Anche perché quando vai a vedere scopri che il più delle volte i pazienti si trovano 'ingabbiati' nei loro stessi stanzoni.

A oncopneumologia, ad esempio, alcuni balconi sono transennati, con tanto di cartelli che ne vietano l'accesso. Altri addirittura chiusi con lucchetto e catena per 'pericolo caduta intonaco sulla balconata'. Ma anche quando alla balconata ti ci puoi affacciare, lo spettacolo che ti attende assomiglia a una discarica, fra sanitari abbandonati, sedie accatastate e rottami vari. A meno che nel cortile non sia giorno di riprese tv, le stesse che danno un po' di respiro alle malandate casse dell'ospedale. Sono 250 mila euro l'anno le entrate extra che il Forlanini riesce a mettere da parte con l'affitto di alcune aree a società di produzione che lavorano per Rai, Mediaset e altri canali. E per cercare di coprire i costi tutto fa brodo, dagli sceneggiati agli spot pubblicitari.

A queste misure vanno poi aggiunti anche i risparmi di spesa, che l'attuale direzione del Forlanini-San Camillo sta inseguendo. Se si prendono gli ultimi tre anni, secondo le cifre fornite dalla direzione sanitaria, il disavanzo è in costante diminuzione, dai 188 milioni di euro del 2005, ai 160 del 2006, per finire con i 140 del 2007. Risparmi ottenuti tagliando le spese inutili, ma anche quelle che sarebbero necessarie se l'obiettivo fosse il rilancio dell'ospedale. Invece il Forlanini non tornerà a vivere.

A decidere di staccare la spina ci ha pensato nel 2007 la Regione Lazio. Secondo la finanziaria regionale tutti i reparti verranno trasferiti a nuovi padiglioni in ristrutturazione del vicino San Camillo. Mentre quello che una volta era l'avamposto per la difesa dei polmoni dovrebbe diventare sede del Consiglio regionale.

Staccare la spina si è ovviamente rivelata una decisione tutt'altro che indolore, provocando le reazioni di tutte le parti in causa. A partire dai 500 dipendenti che il piano considera 'in esubero'. Passando dai 50 mila romani che hanno firmato la petizione 'Salviamo il Forlanini' promossa dal chirurgo Martelli. Per finire con i politici: in piena campagna elettorale per il Comune di Roma Alemanno e Fini hanno promesso che la struttura non sarebbe diventata "un palazzo della politica".

Ma che fine farà davvero il Forlanini? Al momento l'unico dato certo sembra il trasferimento definitivo dei reparti: "Si concluderà appena finiti i lavori di ristrutturazione del San Camillo, ossia entro la primavera del 2009", assicura Macchitella, e "per sottolineare la continuità, i padiglioni che li ospiteranno prenderanno il nome di 'Nuovo Forlanini'". Resta da capire che cosa ne sarà dell'edificio. Sembra abbastanza lontana la data in cui potrà veramente ospitare gli uffici della Regione. Fonti vicine al governatore Marrazzo spiegano che i tempi non saranno certo brevi: "Bisognerebbe prima vendere la sede di via della Pisana, e con quei soldi ristrutturare il Forlanini".

E quanti milioni ci vorrebbero? Macchitella fa una stima approssimativa: "Ipotizzando circa 2 mila euro a metro quadro, la spesa raggiungerebbe più o meno i 300 milioni". Insomma, fra tempi burocratici e previsioni di spesa massiccia le prospettive future di quello che oggi è il Forlanini sono tutt'altro che rosee. Di sicuro non sarà più un ospedale. Di sicuro continuerà a cadere a pezzi. Con cataste di rifiuti che crescono dovunque. E quell'abitudine di lasciare i sacchetti dell'immondizia nei corridoi percorsi dalle barelle e nei viali dove passeggiano pazienti con malattie polmonari: è possibile fotografare anche un pacco natalizio, che forse aspetta da sei mesi di venire portato via.
(27 giugno 2008)
(27 giugno 2008)"


DA: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Os...fiction/2030954
 
Top
view post Posted on 4/7/2008, 09:04
Avatar


Oltre la ragione, solamente io conosco cosa c'è...quell' AMORE CHE HO PER TE!

Group:
Member
Posts:
11,527

Status:


CITAZIONE
Comunque, Pikkolaiena guarda che il primo articolo - tratto da International Rai - non fa altro che un piccolo riassunto della serie scorsa... <_< poi, infatti, il secondo - tratto da Rai fiction -, conferma che Anna e Giacomo finalmente sono felici insieme!! ;)
Che bello! ;) :D :)
Grazie! :D

ah... l' avevo pensato anche io. Ma li dice "Anche nella nuove puntate, sembra che i due non riescano a trovare una strada in comune da percorrere uno accanto all'altra..."
maah. Sembra strano xke effettivamente è quello che succede nella prima seriee!
 
Top
giorgettatirabassi
view post Posted on 4/7/2008, 14:11




CITAZIONE
ah... l' avevo pensato anche io. Ma li dice "Anche nella nuove puntate, sembra che i due non riescano a trovare una strada in comune da percorrere uno accanto all'altra..."
maah. Sembra strano xke effettivamente è quello che succede nella prima seriee!

No, no facci caso, si riferisce alla 1° serie, infatti poi nel secondo dice tutt'altro... :rolleyes:
 
Top
Rossanaandrea
view post Posted on 9/7/2008, 10:22




Articoli sulle riprese della seconda serie, con l'anteprima a Frosinone proprio domani!!!:woot: :lol: ;) :D :P
Occhio ai probabili articoli e foto...ciao! ;) :D


"La Fiction Rai non va in vacanza, set aperti in tutta Italia

News del 08.07.2008 ore 06:00
Inserita da Simone Rossi (Satred)
Tipologia News: Televisione
Fonte: Il Gazzettino

Storie dedicate al rapporto con la natura, biografie di grandi figure come Paolo VI, commedie poliziesche, fiction ospedaliere e medical-drama, sequel di grande successo, una soap opera educativa e un atteso ritorno, quello del commissario Montalbano. Rai Fiction mantiene i set aperti tutta l'estate in vista della prossima stagione.

Dopo il successo de "L'uomo che sognava con le aquile", Terence Hill torna alla commedia di impianto ecologico con "Il grande salto", due puntate dirette da Sergio Basile. Lando Buzzanca è di nuovo II commissario Vivaldi, il poliziotto di Trieste pieno di umanità che ha scoperto per caso l'omosessualità del figlio, nei sei nuovi episodi di "Mio figlio", per la regia di Luciano Odorisio. Fiona May, Chiara Conti, Andrea Tidona e Nino Frassica sono invece alle prese con la seconda serie di "Butta la luna", prima fiction ad avere come protagonista una immigrata in Italia.

Tredici episodi con gli stessi autori, Maria Venturi e Patrizia Carrano, e lo stesso regista, Vittorio Sindoni. È un giallo d'autore di ambientazione storica "Malaria", ispirato all'omonimo romanzo noir di Eraldo Baldini: la vicenda si svolge nel 1925 tra Ravenna e Ferrara ed è interpretata da Ettore Bassi e Silvia Dionisi "Lo smemorato di Collegno", con Gabriella Pession e Johannes Brandrup, per la regia di Maurizio Zaccaro, ripercorre in due episodi la storia vera dell'uomo senza identità che, alla fine della prima guerra mondiale, fu ricoverato nel manicomio di Collegno. Lo smemorato non ricordava niente e, grazie all'aiuto del direttore del manicomio, tutta Italia si mosse a compassione per poterlo identificare.

Si torna al 1100 con "Federico Barbarossa", film per il cinema ma anche mini sene in due puntate per la tv; Roberto Martinelli dirige un cast nel quale spiccano Raz Degan e Rutger Hauer.

Spazio a Torino e al Piemonte con lo stesso crimine raccontato da tanti punti di vista diversi è "Il bene e il male", dodici episodi interpretati da Antonia Liskova e Bianca Guaccero con la regia di Giorgio Serafini. Riflettori puntati sulle vicende delle famiglie allargate con "Questo è amore", tredici episodi diretti da Riccardo Milani. La serie racconta una storia d'amore tra un uomo e una donna non più giovanissimi: entrambi hanno un matrimonio alle spalle e figli carico. ì protagonisti sono Stefania Rocca, Emilio Solfrizzi e Neri Marcoré.

Il ritorno più atteso è forse quello di Montalbano-Luca Zingaretti, con quattro film tv, ispirati agli ultimi romanzi di Andrea Camilleri: "La vampa d'agosto", "Le ali della sfinge", "La pista di sabbia" e "La luna di carta". Tornerà anche "Medicina generale", fra casi clinici e vicende private di pazienti, medici e paramedici. Torneranno ancora i "Piloti" della improbabile low cost italiana Piccione Airlines, il comandante Enrico Bertolino e il copilota Max Tortora.

Tra le novità della prossima stagione, "Agrodolce", soap-opera educational ambientata in Sicilia, a Termini Imerese, che narra le vicende di alcuni nuclei familiari di ceti sociali diversi Prodotta da Rai Fiction e Rai Educational, è un incontro-scontro tra culture diverse nella Sicilia dei nostri giorni Infine, un ritratto di una figura straordinaria di grande spiritualità e forza intellettuale, Paolo VI, interpretato da Fabnzio Gifuni con la regia di Fabrizio Costa. Le riprese inizieranno a fine luglio e si svolgeranno tra Roma e Viterbo."


DA: http://www.digital-sat.it/new.php?id=14719

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

"Frosinone: Roma Fiction Festival

Giovedì, presso la Villa Comunale di Frosinone, si terrà una serata del Roma Fiction Festival 2008.
La serata sarà aperta dall'incontro tra attori e pubblico, successivamente ci sarà la premiazione dell'attrice frusinate Gioia Spaziani alla quale verrà conferito il Premio "Le Cioce d'Argento".
Alle ore 21.30 ci sarà l'anteprima di "Medicina Generale", la serie ospedaliera italiana.
La serata sarà allietata dai due comici di Zelig Off Fabrizio Nardi e Nico Di Renzo. "


DA: http://www.civisonline.it/5219/Sport-e-Tempo-libero.php
 
Top
annaegiacomo
view post Posted on 9/7/2008, 11:54




Quanto mi piacerebbe esserci!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! A proposito Rossanaandrea di dove sei? Baci.
 
Top
Rossanaandrea
view post Posted on 9/7/2008, 16:23




Sono siciliana, e tu? :rolleyes:
Ma...non ricordo se mi ha mai scritto il tuo vero nome...io sono Rossana... senza Andrea! :lol: :D ;)
 
Top
annaegiacomo
view post Posted on 10/7/2008, 07:29






Mi chiamo Stefania e sono emiliana. Ciao.
 
Top
Rossanaandrea
view post Posted on 11/7/2008, 18:49




Bene, grazie Stefania!!!!! ;) Un bacione :D
 
Top
Rossanaandrea
view post Posted on 13/7/2008, 10:56




"Carlo Nardello: ''La fiction RAI piace alle tv internazionali''

News del 11.07.2008 ore 19:08

Inserita da Simone Rossi - Fonte: Digital-Sat

Rai Fiction - Il ‘Made in Italy’ va di moda, anche nell’audiovisivo. E grazie anche al Roma Fiction Fest i prodotti firmati Rai hanno incontrato i favori dei buyers presenti nella Capitale.

“La fiction italiana – dice Carlo Nardello, Amministratore Delegato di Rai Trade – è in grado di competere con quella internazionale, lo dimostra l’interesse dei buyers internazionali presenti al Roma Fiction Fest. Tra i diversi titoli distribuiti nel 2007 da Rai Trade spiccano il quarto capitolo della serie Imperium “Pompei, “L’Apocalisse”, “Capri”, “Medicina Generale”, “Butta la Luna”, e “Guerra e Pace”.
Quest’ultimo è stato ceduto in diversi Paesi tra i quali America Latina, Paesi Bassi e Medio Oriente. Mentre “Caravaggio” ha velocemente conquistato diversi territori importanti come il Giappone, la Russia, e gran parte dell’Europa centrale, orientale ed il Messico. La Francia è stata protagonista di importanti vendite tra le quali “Il commissario Montalbano” e “Crimini”.

Anche dalla Fiction Fest di Roma sono arrivati apprezzamenti per i nostri prodotti. Abbiamo intavolato trattative per ‘Raccontami 2’ e ‘L’ispettore Coliandro’ con broadcaster francesi e spagnoli per esempio mentre c’è un interesse marcato anche per il ‘Commissario Manara’ e ‘Medicina Generale’: la vetrina capitolina è diventata anche una occasione per promuovere la cultura italiana nel mondo”.

Al RomaFictionFest – tra gli altri - sono presenti la miniserie Coco Chanel con Shirley McLaine, già commercializzata da Rai Trade in Russia, Ucraina, Georgia, Armenia e Belgio e i ‘Viceré’. Il film di Roberto Faenza proiettato in questi giorni è già stato acquistato dalle tv di Polonia, Ungheria, Giappone, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Romania, Bulgaria, Russia, Australia e Filippine."


DA: http://www.digital-sat.it/new.php?id=14764

DA: http://www.nonsolocinema.com/Roma-Fiction-...tion_11673.html

" RomaFictionFest, i cast di CSI NY e I Cesaroni incontrano i fans
Claudio Amendola11/07/08 - C’è attesa per l’arrivo a Roma dei 3 protagonisti di CSI NY ospiti del RomaFictionFest. Carmine Giovinazzo, A.J Buckley e Eddie Cahill alle 20.30 incontrano i numerosi fan che alla Multisala Adriano potranno vedere in anteprima assoluta le nuove puntate della serie.

Oggi è anche la giornata de “I Cesaroni”, la fiction ambientata a Roma nel popolare quartiere della Garbatella, già diventata un vero e proprio fenomeno di culto.

Alle ore 19.00 sfileranno sull’Orange Carpet dell’Adriano Max Tortora, Elena Sofia Ricci, Antonello Fassari, Ludovico Fremont, Elda Alvigini, Micol Olivier, Niccolò Centonini, Angelica Cinquantini, Filippo Vitte, mentre i due giovani della famiglia Cesaroni, Matteo Branciamore e Alessandra Mastronardi incontreranno i propri fan alle ore 16.00 in un incontro aperto al pubblico sul fenomeno del “fandom”. Nell'occasione verrà presentata una ricerca che traccia il profilo dei fan delle fiction televisive basata su circa 6000 post di forum di 6 serie tv italiane e internazionali.

Ieri sera circa mille spettatori hanno seguito le serate del RomaFictionFest in provincia di Frosinone. Nel capoluogo di scena l'anteprima della serie "Medicina Generale", mentre a Fiuggi gli spettatori hanno pututo vedere in anteprima una puntata della serie "Boris 2", in onda su Fox.


DA: http://www.regione.lazio.it/web2/main/sala...lio.php?id=2883
 
Top
Rossanaandrea
view post Posted on 14/7/2008, 17:35




Che bello....poterci essere...hanno trasmesso in anteprima i primi due nuovi episodi della prossima seconda serie... :rolleyes:

"14 Lug - Roma Fiction Fest: ha vinto la serie Boris

Si è conclusa con grande successo la seconda edizione del Roma Fiction Fest, con una partecipazione di oltre 21.000 spettatori. Il cast de "I cesaroni" accolto da una folla oceanica.


Data: 14 Luglio 2008 | Autore: Roberta Mazzacane | Categoria: Eventi

Sabato sera si è concluso il Festival della fiction, che non ha riguardato solo la Capitale, ma tutto il Lazio. Infatti, sempre ad ingresso rigorosamente gratuito, per tutta la settimana dal 7 al 12 luglio si sono svolti eventi serali a Rieti, Viterbo, Traquinia... A Fiuggi giovedì sera il pubblico ha potuto incontrare i protagonisti di "Boris", divertente serie in onda su Fox, che ha anche vinto il Premio RomaFictionFest per il miglior prodotto televisivo tra le fiction della lunga serie.
Contemporaneamente, anche a Frosinone aveva luogo un altrettanto piacevole serata, con protagonista "Medicina Generale 2", di cui sono stati proiettati i primi 2 episodi, seguito da uno spettacolo di Pablo e Pedro da Zelig.

La kermesse
Nella splendida cornice dell'Auditorium Conciliazione sabato sera Fabio Fazio e Gabriella Pession hanno condotto la cerimonia finale di premiazione delle fiction in concorso. Madrina della serata Elena Sofia Ricci.

Per leggere tutti i premi che sono stati assegnati potete visitare il sito ufficiale del Roma Fiction Fest.

Questa edizione si è conclusa con un'affluenza di oltre 21.000 spettatori, con un picco che ha superato le 6.000 persone nella giornata conclusiva di concorso, per la presentazione dei nuovi episodi della serie "I Cesaroni" e "Distretto di polizia 8", che si confermano sempre tra le preferenze dei telspettatori italiani.


DA: http://www.gingergeneration.it/n/roma-fict...boris-835-n.htm
 
Top
Rossanaandrea
view post Posted on 18/7/2008, 18:33





17 Luglio 2008

L’Italia vive un momento in cui si ricerca uno stile di vita irreale. L’attore Roberto Citran ne parla con Fragmenta
Pubblicato da Fausta Maria Rigo alle 01:42 in Interviste

Conosco Roberto Citran da tanti anni, sia professionalmente che personalmente. Abbiamo girato insieme un film che si chiamava Condominio con la regia di Felice Farina. Conosco la sua sensibilità e la passione che mette nel lavoro. Però questa intervista mi ha piacevolmente sorpresa. E' uscito fuori, netto, il ritratto di una persona soprattutto impegnata nel dialogo, interessato alla vera comunicazione. Un attore che prima di tutto crede fermamente nella onestà intellettuale della sua professione.

A cosa stai lavorando e quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto girando Medicina generale 2, per Rai uno, questo è un lavoro che dovrebbe andare avanti fino a Novembre. Poi sto vagliando una paio di proposte interessanti di Cinema che dovrei riuscire ad "incastrare" tra le riprese di Medicina Generale. Inoltre c'è una proposta anche di televisione. Ma per adesso non ne parlo ancora, aspetto di avere degli elementi più certi.

Preferisci lavorare in Cinema o in Televisione?

È una domanda che un attore si fa sempre, specialmente dopo anni di mestiere. Il Cinema ha sicuramente dei tempi di lavorazione più dilatati, quindi avverti meno fretta, meno ansia, rispetto alla televisione. In effetti quando ti viene concesso di lavorare con dei ritmi più pacati ti senti meglio. A volte nel Cinema non sei nemmeno tu a chiedere più tempo per approfondire il personaggio, è il regista stesso che vuole così. Se sei abituato alla televisione la cosa può anche sorprenderti, positivamente è chiaro. È che veramente tra i due mondi c'è una grande differenza soprattutto nei tempi di realizzazione. La televisione ti costringe a correre, a fare tutto con una certa fretta. Detto questo però, c'è anche da dire che se lavori ad una serie che va avanti nel tempo allora è anche bello interpretare per anni un personaggio. Per me l'esempio è Medicina Generale, dove ho la possibilità di interpretare un personaggio che chiaramente ho fatto mio, approfondendolo.

Una cosa che mi viene da dire è che il lavoro della televisione richiede, da un certo punto di vista, una capacità di concentrazione maggiore. Devi essere più rigoroso, forse anche più tecnico, non hai molto tempo per "digerire" la scena, quindi devi arrivare sul set la mattina con le idee molto chiare. Se necessario devi prepararti a casa.

In ogni caso la reputo una ottima esperienza, che allena la tua forza espressiva e ti insegna a concentrarti. Una scuola che poi ti serve molto quando torni a lavorare nel Cinema. Ti avvantaggi del fatto che sin dalla prima prova sei abituato a dare il massimo, a rispondere immediatamente agli stimoli della storia. Diciamo che diventi più "veloce", più ricettivo, più capace di esplorare.

E poi chiaramente la Televisione ti dà una maggiore popolarità rispetto al Cinema, diciamo che sono due metodi di lavoro diversi ma complementari.

Per te il Cinema è sempre qualitativamente superiore alla Televisione?

Guarda proprio in questi giorni leggevo alcune discussioni sulle fiction televisive. Qualcuno parla di fiction di regime, qualcuno di fiction come strumento che deve accontentare e rassicurare il pubblico. Io non sono completamente d'accordo. Personalmente sono molto contento di Medicina Generale da questo punto di vista. Mi pare che la serie racconti esattamente quello che succede nella vita, con le stesse modalità con le quali accade. Un esempio: in una delle ultime puntate, si racconta di una paziente che ha una malattia incurabile che la porta inevitabilmente a morire. Non c'è modo che si salvi, non ci sarebbe nella vita e non c'è nella nostra fiction. In verità il personaggio decide di suicidarsi, ancora prima di morire spontaneamente, proprio per non dovere sopportare la malattia.

Quello che cerchiamo di fare con questa fiction è raccontare proprio la realtà. Questo non vuol dire che le fiction più edulcorate, quelle col lieto fine obbligatorio, non debbano esistere, anzi, però è importante che esistano anche le fiction più realistiche, come la nostra. Altrimenti si rischia di creare uno stacco troppo netto tra quello che si rappresenta nel Cinema e quello che va in onda in tv. I giornali descrivono il Cinema come unico veicolo per raccontare i fatti veri, reali. Questo in particolare riferito ai film che sono stati presentati a Cannes. Quelli di Garrone e Sorrentino per intercerci. Io dico che in parte è vero: il Cinema racconta in modo più realistico, a volte più crudo, però a me dispiacerebbe che proprio per questo prendesse la cronaca come una missione. Se così fosse finirebbe per parlare esclusivamente ad un pubblico di appassionati, si rivolgerebbe solo ai quei cinquecento amatori del genere. I film premiati chiaramente hanno più successo, ma cosa succede a quei film altrettanto buoni che non sono stati premiati? Temo che il loro destino non sia altrettanto facile, temo che i film meno conosciuti richiamino poco pubblico, specialmente se trattano dei temi difficili. Si sa che da sempre il genere che va più forte è la commedia.

Ecco, secondo me relegando il Cinema a certe tematiche si rischia di farlo diventare troppo elitario.

Ritornando alla tua domanda, io credo che il Cinema debba rimanere un fenomeno popolare pur parlando della realtà, la televisione invece non deve fare l'errore di essere fin troppo rassicurante, l'errore di raccontare personaggi eroici fino all'iperbole. Si dovrebbe sempre di più occupare di gente normale. Di noi stessi, di uomini comuni. Di un prete, di un soldato, ma come uomini non come entità superiori dotati di non so quali poteri.

Secondo te le fiction televisive tendono ancora alla retorica dell'eroe?

In alcuni casi sì purtroppo. È come se si dimenticasse di raccontare le debolezze degli esseri umani, anche di quelli più ispirati. Faccio un esempio: un prete che durante la guerra salva dei bambini, dei partigiani, è prima di tutto un uomo che ha fatto quella scelta. A volte le sceneggiature raccontano queste vicende in maniera enfatica, poco realista. C'è un po' la ricerca del dialogo ad effetto, con la frase che deve rimanere scolpita nella memoria. Credo sarebbe meglio vedere i personaggi nella loro interezza, col loro dialetto regionale, con le loro piccole mancanze, con tutte quelle caratteristiche di realtà che li rendono vivi e comprensibili.

Di contro poi ci sono delle fiction come quella su Borsellino che invece ricreano un personaggio con assoluta fedeltà, infatti a mio parere sono le più efficaci, quelle che si possono definire ottima Televisione.

In ogni caso io sono per un panorama sia cinematografico che televisivo che sia il più possibile variegato. Del resto anche Verdone lo dice: va benissimo la commedia, ma facciamo anche film più impegnati.

Forse il problemaitaliano è quello di andare troppo per mode, no? Abbiamo ondate di generi imperanti di cui inevitabilmente dopo un po' ci stanchiamo...

Si fa fatica certamente ad uscire da certi schemi e anche da una tradizione deleteria. Penso al fatto che nel Cinema comico per qualche ragione si ricalcano le orme dei film più brutti degli anni ottanta, dimenticando la migliore commedia all'italiana.

In Inghilterra, ad esempio, si fanno ancora delle commedia intelligentissime. È vero che anche lì ci sono le cose per ragazzini tipo Bridget Jones, ma sono cose minoritarie rispetto al panorama generale. In ogni caso hanno una scuola che permette loro di coltivare il genere comico al meglio e di riprodurlo anche in tv, le loro sit- com sono fatte e scritte benissimo. Noi italiani secondo me non riusciamo a fare una cosa del genere perché è come se avessimo la fissazione che tutto deve essere "pulito", come non contaminato dal costume, dal dialetto, dalla vita quotidiana. Anche la scelta degli attori in Italia avviene tenendo conto di una estetica troppo "pulita". Nei telefilm inglesi vedi i contadini con le rughe d'espressione, con la faccia vera, segnata. Da noi se ci fai caso tutti gli attori hanno i vestiti perfettamente stirati, i pigiami nuovi, le macchine anche ... paradossalmente questa cura maniacale dà l'impressione che manchi sempre qualcosa. Manca la vita vera, ecco cosa manca.

In effetti è strano che proprio nel Paese del Neorealismo oggi si facciano film così poco veri...

La cosa incredibile è che da noi se c'è una cosa che non manca sono i registi di talento, gli attori bravi e anche gli sceneggiatori. C'è veramente della gente bravissima. Ma nello stesso tempo siamo come avvolti da una "cappa" che preme per non rischiare. Il bello è che non ti saprei fare il nome del responsabile di questo. Non si può dire che siano i direttori di rete, l'Auditel o chi so io, è proprio il clima generale che fa pensare che non si voglia rischiare provando cose nuove. La sensazione netta è che ci siano dei parametri che per qualche ragione nessuno vuole rivoluzionare. Dei limiti che non si possono superare.

Be' anche il nostro Cinema risente di questo clima, no?

Direi di sì, a parte alcune eccezioni che infatti risaltano. Ecco, un esempio positivo in questo senso è Garrone. Mi ricordo il film che ha fatto prima dell'Imbalsamatore. Si chiama Primo amore. Alcune di queste scene sono di una verità così forte, così travolgente da farti veramente entrare nella storia. Da fartela vivere da vicino. Questo è il tipo di Cinema che piace a me, quello che ti fa dire: caspita! Che ti prende completamente.

Non lo so forse è soltanto il mio gusto. Io preferisco un film meno didascalico, meno perfettino, che però sappia raccontare le nostre esistenze, le nostre storie. Che poi, come diceva Zavattini, sono le cose che accadono nei tram.

Tu dici che è il tuo gusto, ma forse invece un Cinema più vero piacerebbe a tutti...

Probabilmente è come dici. Guarda per me le scene di un film dovrebbero risultare vere come quelle che puoi vedere per strada. Dovrebbero smuoverti internamente. È come quando subisci un lutto, quando vivi un fatto drammatico il tuo modo di guardare la vita cambia completamente, viene modificato, ha un sapore completamente differente. Diciamo che c'è una crescita. Ecco, un bel film dovrebbe in qualche modo accrescere la tua esperienza, modificarti, anche se in minima parte.

Se invece si rimane ancorati alle paure che non ci fanno toccare argomenti scomodi, tutti perdiamo la capacità di recepire certe cose anche come spettatori.

Secondo te come mai c'è questo generale bisogno di ripulire, di abbellire la realtà? Cioè di raccontarla sempre in modo finto.

Penso che ci sia in noi una gran voglia di lasciarsi alle spalle una povertà che è ancora troppo recente. Io sono cresciuto con una madre che mi parlava della guerra un giorno sì e uno no. Chi nasce oggi è destinato a diventare una persona che fortunatamente non ha presente questo tipo di problemi, però non è nemmeno capace di capirli. Non è un mistero che i ragazzi oggi siano così viziati da diventare quasi irreali. I genitori, di contro, adesso si stanno accorgendo che preservare i loro figli da ogni piccolo dolore non fa altro che creare dei giovani incapaci di venire a patti con la realtà. Se tu vedi come anche la figura dell'insegnante sia stata completamente delegittimata. Gli esempi sono noti a tutti, ci sono dei professori che vengono addirittura picchiati dai genitori. In generale i genitori sono iper-protettivi ma anche poco comunicativi. Direi quasi terrorizzati dal fatto di non compiacere del tutto i propri figli. Forse tutto questo genera delle persone più pavide o comunque non abituate a vivere nella realtà, quindi anche incapaci di capirla fino in fondo. Nessuno riesce a fare capire ai ragazzi cosa vuol dire la fame nel mondo ad esempio, la sofferenza in genere. Non si riesce quindi a comunicare veramente con loro, a farli sentire parte di una comunità che vive una serie di problemi. Da qui viene anche l'egoismo dilagante, l'egocentrismo di cui sono malati prima di tutto i ragazzi e poi tutti noi.

L'egoismo porta poi ad una chiusura in tutti i sensi...

E non solo a questo, anche alla mania di doversi creare un nemico, a tutti i costi. In Italia viviamo un momento di xenofobia incredibile. Gli immigrati fanno da capro espiatorio a molte delle nostre mancanze, oltre alla nostra incapacità di accettare i lati meno piacevoli della vita. L'immigrato è diventato il nemico da combattere in modo che la tua identità individuale venga riconosciuta. In sostanza noi per sentirci parte del Paese, per sapere che siamo italiani, abbiamo bisogno di parlare male di un altro popolo.

Il problema è che manca invece proprio la capacità vera di identificarsi col prossimo. Basta guardarsi intorno per capire che tipo di scelte fa quotidianamente la gente, sono appunto scelte estetiche, di facciata, che alla base non hanno una vera pulsione emotiva. I giovani non sono messi meglio degli adulti, se pensi alle ragazzine che hanno ucciso quella suora, o a quelli che fanno a botte e si filmano ... viene perlomeno da dire che nessuno di loro abbia una visione realistica del mondo, e nemmeno un vero senso di identità.

È proprio il concetto di realtà che si sta perdendo, basta solo pensare che la gente crede nei reality, cioè la cosa più finta che esista.

Ovviamente questo modo comune di pensare crea il terreno più fertile ai pregiudizi. Viene tutto incanalato e definito secondo delle logiche assolutamente superficiali.

È vero, il pregiudizio la fa da padrone...

Guarda, ti racconto un fatto che non dimenticherò mai. Una cosa che ho imparato da un mio professore di università. Studiavo psicologia, ricordo che ad un esame il professore ha chiesto ad una ragazza prima di me:" Se ha in cura un ragazzino che ha difficoltà a leggere, lei come si comporta?" La ragazza ha risposto: "Be', chiedo subito di parlare coi genitori". Il professore:" No, no, mi dica cosa fa prima di tutto". Lei continuava a rispondere che avrebbe ricercato le cause del disturbo nell'ambito familiare. Il professore scuoteva la testa e la ragazza riusciva a dare solo delle risposte sociologiche. Ad un certo punto il professore ha detto:" Se un bambino non riesce a leggere la prima cosa da fare è un esame oculistico, se non vede bene è inutile andare a cercare delle ragioni recondite rischiando anche di peggiorare la sua difficoltà".

Questo per dire che noi tutti siamo completamente accecati dai nostri pregiudizi, agiamo come degli scemi, senza renderci conto magari di cose che salterebbero agli occhi a chiunque avesse un minimo di obiettività maggiore.

Ecco un esempio di come l'individualismo, la mancanza di lucidità ci rende stupidi.

La verità spesso è semplicissima.

Sì, il problema è che non è facile dirla, è scomodo.
Guarda il film Beautiful country di Esmeralda Calabria e Andra D'Ambrosio, è stato girato prima che scoppiasse la così detta "emergenza rifiuti". All'epoca non ebbe un grande successo, adesso qualcuno inizia a parlarne perché fa notizia. È un film incredibile, un vero pugno nello stomaco a tutti quelli che continuano a volere mettere la testa sotto la sabbia, a non volere guardare in faccia la realtà.

È paradossale che proprio nell'era della comunicazione, la gente abbia così paura della verità, no?

Sì, paradossale e triste.

Quando guardi un dibattito televisivo quante sono le persone che veramente capisci? Quanti sono quelli che parlano con sincerità, in modo semplice?

Pochissimi?

Eh.

Senti, per concludere, dimmi una cosa bella. Parlami di qualcosa che ti entusiasma, che ti fa sentire meglio.

Be', ho scritto un libro per ragazzi che si chiama Ciao Ludo per l'editore Gallucci. È il racconto della mia infanzia, in particolare dell'ultimo anno passato alle elementari, prima di andare in prima media. Si svolge in pieno boom economico, negli anni sessanta e descrive tutte le esperienze di un ragazzino di quell'età, dalla prima sigarette ai primi baci alle ragazze. Ho raccontato senza nostalgia, con ironia e semplicità, parlando di un mondo che oramai esiste soltanto in provincia. Un mondo, appunto, più naturale, più sano.

È il mio modo di descrivere una realtà alternativa alla attuale, una realtà che non nascondo di preferire.

Un'altra cosa che mi ha appassionato è stato portare in Teatro dei testi di Mario Rigoni Stern. Sono tre testi che ho fuso insieme creando un'unica storia. A prima vista potrebbe apparire come un'operazione strampalata: come si pretende che delle storie di alpini possano interessare ad un giovane romano? Invece l'obiettivo era quello di parlare della universalità nelle vicende umane. Devo dire che al pubblico lo spettacolo è piaciuto molto. Alcuni si sono commossi. È stato molto bello vedere che almeno quella volta si era instaurata una certa comunicazione col pubblico.

È il lato veramente bello del mio mestiere. Una volta sono andato a presentare l'uscita di Distretto di Polizia dove avevo interpretato il personaggio di un padre che impazziva per la perdita del figlio piccolo. Una ragazza mi ha fermato per farmi i complimenti. Io ero chiaramente contento, l'ho ringraziata. E lei prima di andarsene ha detto:" È successo anche a noi quando è morto il mio fratellino, mentre guardavo il film lei era diventato mio padre".

Ricordo che le ho stretto la mano e sono scappato, non riuscivo a trattenere le lacrime. Dopo ripensandoci ho capito che non avevo retto al confronto con questa ragazza giovanissima, col suo dolore.

Ecco, questo intendo per paura di affrontare la realtà.


DA: http://fragmenta.blogosfere.it/2008/07/lit...n-ne-parla.html

E DA: http://blogosfere.it/2008/07/litalia-tra-c...rto-citran.html
 
Top
Rossanaandrea
view post Posted on 3/8/2008, 15:12




Fiction, i set "aperti per ferie"
Tutte le novità della prossima stagione

Restano aperti per tutta l'estate e chiuderanno solo per pochi giorni, a cavallo del ferragosto, i set delle fiction di punta della prossima stagione di Rai e Mediaset: sequel di serie di successo come I Cesaroni, biografie di grandi figure come Paolo VI, il nuovo Montalbano, tante divise e camici bianchi. Si girano a Roma Distretto di polizia 8, Ris 5, I liceali 2, e il sequel più atteso, la terza stagione de I Cesaroni.

Tra le nuove avventure vissute dalla famiglia più famosa della Garbatella, gli sviluppi del controverso rapporto tra Eva (Alessandra Mastronardi) e Marco (Matteo Branciamore, che in una puntata suonerà con i Cugini di Campagna).

LE NOVITA' MEDIASET
Per Four single fathers, il set più blindato e girato in inglese tra Boston e New York, Mediaset ha assoldato come direttore artistico Gabriele Muccino. Alessandro Gassman è il volto italiano in un cast tutto americano per il pilota (se funzionerà, diventerà una serie) che racconta la vita di quattro padri di 30-40 anni, single, separati o divorziati, che diventano amici accompagnando i figli nella stessa scuola. E' invece una romantic comedy il tv movie Un amore di strega (il set apre in questi giorni a Milano), con Alessia Marcuzzi che fa la wedding planner, l'organizzatrice di matrimoni. Produce Edwige Fenech.

Riprese in Sicilia, tra Siracusa, Trapani e Favignana, per I segreti dell'isola di Korè, quattro puntate prodotte dalla Albatross per Canale 5 e dirette da Ricky Tognazzi, ispirate alla serie francese Dolmen: Romina Mondello è Maria, ispettore di polizia che torna nell'isola in cui è nata e deve affrontare una misteriosa serie di omicidi.

Nell'attesa che Raoul Bova approdi da fine agosto sul set di Intelligence, la Taodue di Pietro Valsecchi e il gruppo di Cologno Monzese stanno già realizzando Squadra antimafia, action movie al femminile con Simona Cavallari a capo del gruppo.

LE FICTION RAI
Dopo il boom della saga ambientata nel quartiere romano della Garbatella, anche la Rai strizzerà l'occhio alla famiglia allargata con Questo è amore, tredici episodi diretti da Riccardo Milani. Altra saga, fra malavita e passioni, ne L'onore e il rispetto 2, con Gabriel Garko e Serena Autieri, sul set diviso fra Sicilia, Basilicata e Roma. Spazio a Torino e al Piemonte con lo stesso crimine raccontato da vari punti di vista: è Il bene e il male, dodici episodi interpretati da Antonia Liskova e Bianca Guaccero con la regia di Giorgio Serafini.

A rinvigorire un altro genere molto caro alla tv, il medical drama, proverà Terapia d'urgenza, diciotto episodi ambientati nel Pronto soccorso di un immaginario ospedale pubblico milanese; nel cast Cesare Bocci, Rodolfo Corsato, Antonella Fattori, Sergio Muniz. Tornerà anche Medicina generale, fra casi clinici e vicende private di pazienti, medici e paramedici.

Si gira tra Roma e Viterbo Paolo VI, miniserie Rai-Lux Vide dedicata - nel trentennale della scomparsa - al Papa che gestì l'eredità del Concilio Vaticano II, il terrorismo e il sequestro Moro. Protagonista Fabrizio Gifuni, regia di Fabrizio Costa. Un altro attore molto amato della tv, Terence Hill, è un cowboy ecologista sul set della fiction Il grande salto (mentre si lavora alla sceneggiatura di Don Matteo 7). Il ritorno più atteso è forse quello di Montalbano-Luca Zingaretti, con quattro film tv ispirati agli ultimi romanzi di Andrea Camilleri: La vampa d'agosto, Le ali della sfinge, La pista di sabbia e La luna di carta."


DA: http://www.tgcom.mediaset.it/televisione/a...olo423167.shtml
 
Top
Rossanaandrea
view post Posted on 18/8/2008, 16:15




Due articoli che confermano l'inizio della seconda serie della fiction speriamo il prossimo autunno, mi auguro stavolta con una migliore programmazione... <_<

image

"I medici: «La fiction santifica la sanità ospedaliera
ma il più credibile resta il medico di famiglia»
Una scena della serie Un medico in famiglia

ROMA (17 agosto) – Sarà che gli ospedali a volte danno molta più sicurezza in tv che nella realtà, sarà che anche quei medici, sempre belli e disponibili, sono a volte preferibili a quelli che nella realtà ti costringono a lunghe attese e sono introvabili quando ne hai bisogno, sarà per questo che le fiction sulla sanità hanno tanto successo e che Rai e Mediaset con l'autunno sono pronte a sfornare nuovi episodi.

Ma per i medici pensare alla sanità solo in termini di pronto soccorso ed eroi in corsia è molto riduttivo. Le nuove fiction prenderanno il via il 29 agosto su Raidue con Terapia d'urgenza, che racconta storie di pronto soccorso, in cui la vita dei pazienti si intreccia con quella dei dottori. Su Raiuno partirà la seconda serie di Medicina generale e su Canale 5 arriverà Crimini bianchi, serie prodotta dalla Taodue e diretta da Alberto Ferrari, ispirata alle cronache della malasanità.

Lo stesso produttore, Pietro Valsecchi, sta preparando Chirurgia d'urgenza, ambientata in un pronto soccorso. «La scelta non è casuale: si preferisce l'ospedale al medico di base, perchè l'argomento è più avvincente», spiegano da Rai Fiction. Ma il medico di famiglia è ancora così tranquillizzante per gli italiani o il punto di riferimento sta diventando sempre più, complici le fiction, l'ospedale? «La sanità ospedaliera, certo, non risolve tutti i mali», osserva il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Mario Falconi. «Un grande pronto soccorso romano, per esempio, è un caos, c'è una pressione spaventosa. Ma oggi sembra l'unica soluzione: si trovano infatti farmaci che altrimenti si dovrebbero pagare e si fanno subito gli esami».

Secondo Falconi «in un Paese che invecchia come il nostro bisognerebbe investire di più sull'assistenza domiciliare». Secondo i dati dell'Istat, un milione 130mila persone sono confinate in casa per problemi fisici o psichici, il 10% delle famiglie ha un componente con problemi di disabilità e i malati cronici gravi raggiungono il 14%. «La figura più credibile è ancora però il medico di famiglia - rileva - perché instaura con il paziente quel rapporto di umanità e confidenza che si costruisce negli anni». E quindi non può essere presente negli ospedali, ad eccezione naturalmente di quelli patinati delle fiction. I sondaggi sembrano confermare questo rapporto: il medico di famiglia ispira fiducia al 64,3% degli italiani, seguito dal medico specialista privato (32,1%) e dal medico ospedaliero (13,3%). Per prendere decisioni importanti sulla salute ci si rivolge ancora prevalentemente al proprio medico (65,8%). «Il problema però - spiega Falcone - è che spesso non lo si mette in condizioni di operare al meglio. Bisogna permettere ai medici di base di fare accertamenti in tempo rapido, altrimenti la valvola di sfogo diventa per forza l'ospedale».

Gli appuntamenti con la medicina in tv Ad inaugurare la stagione sono i 18 episodi di Terapia d'urgenza, su Raidue dal 29 agosto. Poi arriverà su Raiuno la seconda serie di Medicina generale, prodotta dalla Grundy per Rai Fiction, tredici puntate fra casi clinici e vicende private di pazienti, medici e paramedici. La Publispei di Carlo Bixio sta lavorando a Un medico in famiglia 6 con probabile primo ciak in autunno, che vedrà il ritorno di Giulio Scarpati e di Pietro Sermonti e l'importante conferma di Lino Banfi. Ma per vedere la serie bisognerà aspettare il 2009.

Grande spazio alla fiction in corsia anche su Canale 5 dove non mancheranno di far discutere le sei puntate di Crimini bianchi, prodotte dalla Taodue e dirette da Alberto Ferrari, ispirate alle cronache della malasanità. Protagonisti Ricky Memphis, avvocato ad alta vocazione civica, e il cardiochirurgo Daniele Pecci. Il produttore Pietro Valsecchi sta anche preparando Chirurgia d'urgenza ambientata in un pronto soccorso. Sull'ammiraglia Mediaset arriverà anche la sitcom Medici miei, la parodia di tutte le serie che si vedono in tv su medici, ospedali, corsie d'emergenza con Elisabetta Canalis nel ruolo di una dottoressa che non sa nulla di medicina e lavora in ospedale perchè lo zio è direttore. Nel cast anche Enzo Iacchetti, Giobbe Covatta e Antonio Cupo.

A questo si devono aggiungere i telefilm americani: su Raidue tornerà la pattuglia in camice di E.R. Medici in prima linea che tra addii e ritorni, new entry e defezioni ha festeggiato quest'anno i 13 anni. A settembre torna anche Dr. House su Joi, il canale dell'offerta Mediaset Premium sul digitale terrestre. Si rivedranno anche i medici e gli specializzandi dell'ormai famoso Seattle Grace Hospital nella nuova stagione di Grey's Anatomy su Italia 1 (già in onda sul satellite, su Fox Life). E continuano anche le parodie di Scrubs-Medici su Mtv. "


DA: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...HOME_SPETTACOLO

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

"In tv camici e malasanità
Boom di fiction in corsia, le critiche dei medici

image

Si sa che quando un filone televisivo ha successo, le produzioni che trattano quell'argomento si moltiplicano e fanno a gara tra chi è più realista e realizza il consenso migliore. Dopo il successo dei telefilm dedicati alle forze dell'ordine, poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco, questi ultimi anni sono quelli del successo del filone medici-ospedali.
Dal dottor Kildare a dottor House - Capostipite di tutti i film "sanitari" è il dottor Kildare, protagonista di una serie tv prodotta negli anni sessanta dalla NBC con Richard Chamberlain. La televisione moderna ricomincia dall'americano E.R. Medici in prima linea, che ha fatto scuola a tutti i telefilm ambientati in ospedale, poi c'è stato il burbero ma infallibile Dottor House. Anche l'Italia ci riprova e si cimenta nella realizzazione di serie tv di argomento medico. E così su Rai1, dopo la prima serie, torna Medicina generale, mentre su Rai2, a fine agosto, debutta Terapia d'urgenza. Su Canale 5 la fiction Crimini bianchi affronta il delicato argomento della malasanità ispirate alla cronaca, che con m olta probabilità farà discutere. Sempre sul maggior canale di Mediaste le vicende in corsia tra camici bianchi e lettighe vengono lette con ironia nella serie Medici miei, parodia di tutte le serie che si vedono in tv su medici, ospedali, corsie d'emergenza. Elisabetta Canalis interpreta il ruolo di una dottoressa che non sa nulla di medicina e lavora in ospedale perchè lo zio è direttore. Nel cast anche Enzo Iacchetti, Giobbe Covatta e Antonio Cupo.
Su Italia Uno si rivedranno anche i medici e gli specializzandi dell'ormai famoso Seattle Grace Hospital nella nuova stagione di su Grey's Anatomy.
Nel 2009 tornano Banfi e Scarpati - Un medico in famiglia 6, meno ospedaliero ma equilibrato mix tra medici e storie di figli, nipoti e nonni, batterà con probabilità il primo ciak in autunno. Segnerà il ritorno di Giulio Scarpati e di Pietro Sermonti e l'importante conferma di Lino Banfi. Ma per vedere la serie bisognerà aspettare il 2009.
Registi e produttori criticati dai medici - Ma dietro il successo tra il pubblico, questi prodotti stanno facendo insorgere una parte della classe medica. In particolare il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Mario Falconi medico di famiglia a Ostia, si sfoga e ritiene di interpretare il parere il sentimento dei suoi colleghi dicendo: "Non se ne può più di vedere rappresentata un'unica realtà. La sanità non è solo emergenza, affanno. È fatta soprattutto di visite in ambulatorio, di scambi col paziente". Diverse critiche dall'ambiente sanitario le ha ricevute anche Pietro Valsecchi, firma di successo di molte serie di Mediaste, alla presentazione di Crimini bianchi, protagonisti Ricky Memphis e Daniele Pecci, regia di Alberto Ferrari. Il produttore è stato accusato di aver dipinto il lavoro dei sanitari a tinte fosche. Valsecchi però non si ferma e anzi cavalca l'onda: con Taodue infatti sta preparando Chirurgia d'urgenza, ovvero storie di pronto soccorso.
Esclusi infermieri e radiologi - Aldo Pagni, segretario della società italiana di medicina generale parla di "Una realtà inventata, distorta"; gli fanno eco gli infermieri, che più che contestare la sostanza e l'interpretazione della realtà medica, si lamentano di essere estromessi dallo schermo o di entrarci in casi particolari." Entriamo in scena solo se abbiamo una storia sentimentale col chirurgo o per recitare frasi banali, perlopiù in dialetto, la sigaretta in mano". Ma va ancora peggio ai radiologi, praticamente assenti dalle corsie e dai registi."


DA: http://spettacoli.tiscali.it/articoli/08/a...ticano_123.html
 
Top
21 replies since 2/7/2008, 23:55   1661 views
  Share